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Comitato Libertà Toscana
per l’organizzazione di un più ampio e inclusivo movimento
per l’autogoverno della Toscana

Più libertà in Toscana, da subito!

Questi sono dieci punti fondamentali di identità e posizionamento politico. L’undicesimo punto è un appello finale ai cittadini, alle liste civiche, agli altri movimenti toscanisti, per un futuro lavoro comune. Questo documento è stato approvato dal congresso del 4 marzo 2017.

1 – Ribaltamento di mentalità
Di fronte a una mentalità storicamente dominante in Italia,  che induce ad attendersi o impone soluzioni e interventi  dall’alto, vogliamo che i cittadini e le loro comunità possano autodeterminarsi. Non aspettiamoci più la soluzione ai  problemi della modernità e della globalizzazione da chi li ha creati.

2 – Autogoverno a misura d’uomo
I cittadini devono poter votare per chi conoscono ed è  vicino a loro, in modo che ne possano valutare l’operato.  Crediamo in una idea semplice e radicale di  democratizzazione della Toscana, che ogni comunità possa  eleggere direttamente le proprie autorità.

3 – Il popolo toscano e i suoi governi
Le comunità cooperano con pari dignità, grazie ad autorità  di coordinamento, dal basso verso l’alto, cioè secondo un  autentico principio di sussidiarietà. Si governa insieme, a  partire dall’ascolto e dal rispetto dei diretti interessati ai  provvedimenti, riducendo al minimo le intermediazioni. Si è sempre pronti a correggerli, sulla base della verifica della  loro efficacia.

4 – Senso dei doveri reciproci
Le autorità rendono più facile la vita dei cittadini. I cittadini rispettano la legalità, le istituzioni, i beni comuni, i servizi  pubblici, sentendoli come parte integrante della propria  vita.

5 – Istruzione come educazione alla  libertà
Assicuriamo una istruzione pubblica, gratuita, prossima,  organizzata insieme alle famiglie, capace di trasmettere  senso di libertà, responsabilità, autonomia, senso civico,  rispetto delle diversità, divertimento, sport, abitudini  salutari, creatività. Gli insegnanti devono vedersi restituita  considerazione sociale e autorità dalle istituzioni, dalle  famiglie, da tutti i cittadini. L’accesso all’istruzione è  strumento di uguaglianza sostanziale fra tutti i cittadini e di piena inclusione di ciascuno, nel quadro di una società  toscana aperta, accogliente, che non lasci nessuno solo o  indietro.

6 – Autorità per cambiare le cose in  Toscana
Vogliamo il controllo sull’acqua, sui beni comuni, su tutte le reti e infrastrutture, sui servizi pubblici. L’autogoverno toscano deve avere poteri legislativi, fiscali, monetari, sufficienti a consentire di cambiare da subito le cose, secondo la volontà popolare. Ci impegniamo a una svolta di valorizzazione ambientale e culturale, perché vogliamo sapere cosa mangiamo, beviamo e respiriamo; usare solo energie rinnovabili; promuovere una economia del riciclo di tutto, a rifiuti zero; fermare il consumo di suolo; porre fine all’imbruttimento della nostra madreterra.

7 – La Toscana è libertà, la libertà è  toscana
Noi persone della Toscana custodiamo gelosamente una  religione civile della libertà, dei diritti umani, dei doveri  civici, contro ogni forma di discriminazione ed  emarginazione. Ci attiviamo, con metodi sempre nonviolenti, per sostenere questi principi ovunque nel  mondo.

8 – Ridiscutere i trattati ingiusti
Le autorità toscane, per quanto possibile d’intesa con il  resto d’Italia e d’Europa, ridiscutano tutti i trattati e tutti gli  organismi europei e internazionali, secondo i valori che ci  sono propri. Vogliamo una libera confederazione europea  che somigli più alla Svizzera, che alla vecchia Unione  Sovietica o agli odierni Stati Uniti d’America. Crediamo  nell’apertura delle società e dei mercati, ma non accettiamo  più accordi con territori dove i lavoratori non godano di  salari e diritti almeno paragonabili a quelli toscani.

9 – Prendiamo esempio dai paesi più  virtuosi
Impareremo dalle piccole nazioni che sono più libere,  giuste, pacifiche, virtuose di noi, come per esempio  l’Islanda. Non vogliamo più strutture militari internazionali  permanenti. Rifiutiamo l’interventismo e ogni altra forma di colonialismo. Vogliamo lo scioglimento della NATO in  favore di più generali trattati di non aggressione.

10 – Identità toscana
Siamo una comunità unita dalla storia e dalla cultura. La  nostra coesione vernacolare è patrimonio prezioso a  disposizione di tutti i Toscani di nascita e di elezione. I  Toscani emigrati sono invitati a portarci esperienze e idee  nuove. Le comunità locali si organizzano per l’accoglienza  controllata e responsabile dell’operosità e dell’onestà dei  nuovi Toscani immigrati.

11 – Una “hosa” toscana per una “Hasa  toscana”
Ci appelliamo a tutte le persone toscane, in particolare a  coloro che credono nell’autogoverno dei territori, nella  democrazia diretta, nei beni comuni, nei servizi pubblici  universali, nei valori civici, nelle tradizioni e nelle libertà  civili: insieme a “Toscana Stato” e a esponenti del comitato  “Toscani per il No” al referendum del 4 dicembre 2016, uniamoci  in un più ampio e inclusivo Comitato Libertà Toscana, con  cui avviarci verso la fondazione di un soggetto politico  toscano, una hosa toscana, un movimento indipendente per  una Toscana progressivamente sempre meno dipendente. Ci aspetta un lungo lavoro, per realizzare insieme una Hasa  toscana, un paese nuovo, più vicino alle attese e alle  speranze della nostra gente, specie i più giovani, più simile  a come noi Toscani lo abbiamo sempre sognato.