75° anniversario della Carta di Chivasso

Per onorare il 75° anniversario della Carta di Chivasso (19/12/1943-19/12/2018), alcune forze territoriali in DIALOGO di AUTOGOVERNO per tutti, dappertutto, hanno diffuso un documento che contiene alcuni punti comuni, di posizionamento politico, e indica tre battaglie politiche urgenti, per frenare il centralismo e il neocentralismo, sia in Italia che in Europa, e per ripristinare minimi elementi di rapporto democratico fra elettori ed eletti, territorio per territorio.

 

Udine, Trieste, Venezia, Firenze, Roma, Palermo, 19 dicembre 2018
75° anniversario della Carta di Chivasso (1943-2018)

Chi siamo

1. Siamo forze politiche territoriali, organizzazioni diverse, con anime indipendentiste, confederaliste, federaliste, autonomiste, civiche e ambientaliste locali, determinate a stabilire una collaborazione politica a lungo termine, una sorellanza che ci rafforzi reciprocamente nel nostro impegno decentralista, per cogliere insieme obiettivi pratici, conquiste concrete di maggiore autogoverno per tutti, dappertutto.

2. Le nostre forze politiche territoriali condividono la scelta dell’indipendenza dai partiti italiani e si impegnano a partecipare in modo distinto dai partiti centralisti alle elezioni regionali, italiane ed europee.

3. Ci impegniamo per l’autogoverno dei territori con metodi nonviolenti e democratici, con moderazione e senso della gradualità, senza settarismi né pregiudizi, pronti a collaborare trasversalmente con tutti coloro che condividono i nostri obiettivi di autogoverno.

4. I nostri bilanci e il nostro autofinanziamento sono trasparenti, nel rispetto della legge.

5. La nostra organizzazione interna è democratica, ostile al cumulo delle cariche, capace di ricambio e di creare spazio politico per promuovere nuove generazioni di donne e uomini che intendano servire la propria terra.

6. Al centro della nostra azione politica c’è il bene dei territori e quindi l’impegno per l’ambiente, la vitalità delle economie locali, i beni comuni, i servizi pubblici universali ma gestiti localmente, la solidarietà sociale ma erogata dai comuni, i mestieri e le attività tradizionali, i prodotti tipici, i beni culturali, tutte le nostre tradizioni, lingue, identità e spiritualità originali.

7. Vogliamo smantellare sia il centralismo italiano, che il centralismo tecnocratico delle attuali istituzioni europee, perché crediamo nella costruzione di una confederazione europea, incarnazione dell’antica ma sempre più attuale aspirazione a una Europa dei popoli, dei territori, delle regioni, retta da istituzioni leggere, fondata sulla sussidiarietà, strumento per il mantenimento della pace perpetua.

8. Siamo forze storicamente solidali con l’anticolonialismo e concretamente impegnate contro le perduranti ingiustizie del neocolonialismo.

9. Forti istituzioni di autogoverno di dimensioni più limitate, più a misura d’uomo, dove sia possibile un rapporto più diretto fra governati e governanti, sono l’alternativa possibile, sia ai disastri (e alle promesse sempre mancate) dei politici centralisti italiani ed europei, sia ai guasti di una globalizzazione ecocida e genocida; sono l’alternativa che chiunque può toccare con mano ovunque essa è stata messa in pratica e lasciata libera di crescere e maturare nel tempo, con originalità e responsabilità (come è accaduto in Valle d’Aosta, Trentino e Sudtirolo, ma anche altrove in Europa e nel mondo).

10. Intendiamo dare visibilità in Italia e in Europa a questo impegno comune per più autogoverno di tutti, dappertutto, nel modo più aperto e più inclusivo possibile.

11. Oltre questi punti comuni di dialogo, ciascuna delle nostre forze politiche è e resta libera di perseguire il buongoverno della propria terra, secondo i propri valori culturali e politici.

 

 

Impegni comuni urgenti

A) Riaffermiamo, ancora una volta, la nostra totale solidarietà con il processo di autodeterminazione della Catalogna, la richiesta della liberazione di tutti i prigionieri politici, il nostro appoggio a ogni processo di autogoverno, ovunque nel mondo.

B) Per poter realizzare ambiziose riforme decentraliste delle istituzioni italiane ed europee, noi crediamo che sia necessario, prima di tutto, ripristinare il diritto di ogni comunità locale a scegliere, attraverso il voto, i propri rappresentanti; lotteremo quindi per avere leggi elettorali semplici e chiare, che garantiscano a tutti i livelli competizioni aperte e leali in collegi circoscritti; per le elezioni italiane ed europee le circoscrizioni non devono essere più grandi delle regioni, delle province autonome, dei territori storici; nessun quorum “nazionale” deve impedire l’elezione di chi ottiene un risultato utile nella propria circoscrizione.

C) Vogliamo confrontarci con le forze raccolte nella Alleanza Libera Europea (European Free Alliance) e con tutte le forze dell’autonomismo attive in Italia, che abbiano dimostrato di essere indipendenti dai partiti centralisti e neocentralisti.

 

Messaggio diffuso da

Comitato Libertà Toscana

Comitato promotore “Libero Governo Cittadino” di Roma

Liga Veneta Repubblica

Patrie Furlane, a nome del Patto per l’Autonomia

Progetto Assemblea Popolare per il Libero Territorio di Trieste

Siciliani Liberi