In dialogo per le autonomie territoriali e sociali

Un contributo politico-programmatico
alle forze toscane e italiane,
amiche delle autonomie territoriali e sociali,
nel quadro del dibattito sull’appello
Falcone-Montanari

Firenze, lunedì 17 luglio 2017

Anna Falcone – Tomaso Montanari, 2017 (foto da http://www.lanotiziaquotidiana.it)

 

Firenze, lunedì 17 luglio 2017

Amici tutti delle forze democratiche, progressiste, amiche delle autonomie, con cui abbiamo combattuto e vinto insieme la storica battaglia del 4 dicembre 2016, l’appello per la democrazia e l’uguaglianza lanciato da Angela Falcone e Tomaso Montanari ci ha dato l’occasione di rivederci in tanti il 4 luglio scorso al parco dell’Anconella a Firenze.

Lì abbiamo potuto informarvi che la nostra area di sostenitori di un radicale autogoverno della Toscana (indipendentisti, autonomisti, decentralisti e localisti di varia ispirazione) si è riorganizzata fondando il movimento politico toscano che si chiama Comitato Libertà Toscana.

I valori richiamati dall’appello Falcone-Montanari per la democrazia e l’uguaglianza potrebbero essere un terreno comune, sul quale far crescere una collaborazione proficua e alleanze a lungo termine per cambiare la politica in Toscana.

Guardiamo con rispetto alla vostra riflessione politica nazionale in corso, che coinvolge attivisti del No, Sinistra Italiana, Possibile, PRC, Socialisti, DIEM, e altre realtà politiche e sociali.

Abbiamo ascoltato l’appello al dialogo con le liste civiche che Tomaso Montanari ha fatto all’Istituto Stensen a Firenze il 22 giugno scorso. Né Tomaso, né altri, ci pare, si sono posti una importante domanda: “perché ci sono tutte queste liste civiche?”. Vi proponiamo di considerare la fioritura delle liste civiche dal punto di vista dei cittadini che le promuovono. Le liste civiche autonome rispondono ad una sempre più impellente esigenza dei cittadini di governare il proprio territorio, di riappropriarsi del proprio futuro. Noi di CLT riteniamo questa richiesta di protagonismo e sovranità da parte dei cittadini un punto fondamentale per un reale cambiamento, senza il quale ogni altra proposta innovativa rischia di arenarsi.

Ci sentiamo pertanto di invitarvi a non perdere di vista alcuni grandi temi autonomisti, che hanno anche un alto contenuto sociale, che sono necessari per il ripensamento della globalizzazione, che sono stati e saranno decisivi per la sconfitta del neocentralismo, ieri di Renzi, domani di altri. Vorremmo proporvi di dare ad essi una declinazione avanzata e concreta, con alcune prese di posizione nette:

1) un chiaro no al CETA e ai trattati ingiusti che non sono di “libero scambio” ma cavalli di troia per far circolare sempre di più beni di qualità e provenienza incontrollate e incontrollabili, prodotti da lavoratori ridotti in schiavitù;

2) mettere in discussione la struttura militare permanente della NATO, che è sopravvissuta alla Guerra Fredda come proiezione imperialista e neocolonialista; avviare l’uscita dell’Italia da tale struttura e lo smantellamento delle basi che sono nei nostri territori, a cominciare da Camp Darby;

3) diciamo insieme no all’esercito europeo, ai servizi segreti europei, alla polizia europea, alla superprocura europea; non vogliamo un superstato europeo, anzi dovremmo tutti avviare un serio dibattito su come riportare sui nostri territori il potere di organizzare liberamente e autonomamente agricoltura, sanità, istruzione, assistenza sociale, servizi pubblici universali;

4) una nuova legge quadro nazionale sulla pubblica istruzione da 0 a 11 anni, che attribuisca a ciascun comune – da solo o in forma liberamente associata con i comuni vicini – tutte le risorse e tutti i poteri necessari per aprire e gestire asili e scuole primarie comunali in ogni quartiere e paese, gratuite e aperte a tutti, governate con la partecipazione delle comunità locali; tutti gli asili e le scuole primarie statali devono tornare a essere comunali;

5) portare avanti la storica e trasversale battaglia anti-centralista e anti-autoritaria per l’abolizione dei prefetti e delle prefetture, con l’affidamento delle relative risorse e funzioni direttamente ai governi regionali e alle amministrazioni comunali.

Per parlarne, per restare in contatto, per collaborare, scriveteci:

info@comitatolibertatoscana.eu

Marco Di Bari (segretario CLT)

cell 327 6622432

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Il testo del messaggio è disponibile anche in formato pdf:

 CLT-alle-forze-amiche-delle-autonomie