La nostra Rivoluzione – Gli ordinamenti di Giustizia (artiholo in lingua)

LA NOSTRA RIVOLUZIONE (articolo in lingua fiorentina)

 

Tutti gl’anni si celebra il 14 di luglio la presa della Bastiglia. L’è simbolo per antonomasia della rivoluzione francese e, soprattutto, sinonimo di “abbattimento” di un certo potere che durava da seholi e affamava la parte maggioritaria di’ popolo francese (anche se poi, i’cché accadrà negli anni successivi, e’tradirà completamente questi principi).

Noi, come Toscani, si vorrebbe rihordare un altro tipo di “rivoluzione”,di molto più pacifica, ma sicuramente molto avanzata per qui’ contesto: gli Ordinamenti di giustizia del secondo popolo, emanahi da Giano della Bella (gonfaloniere di giustizia della repubblica fiorentina) tra il 1293 e il 1295, che sarebbe 5 secoli prima della presa della Bastiglia!

I’cché gli erano codesti Ordinamenti?

Senza addentrassi in contrasti e diffidenze tra popolo minuto e popolo grasso (quest’ ultimo finì che s’alleò ai magnato/nobili), gli Ordinamenti saranno emanati sotto Giano e successivamente corretti dopo la sua cacciatha. Anche nella stesura horretta dopo i’Giano, mantennero i principi con cui si escludevano le famiglie magnatizie dalle hariche pubbliche.

La Firenze alla fine di’ 1200 si ingegnava, a regola, di troare un modo deciso e non cruento per leassi di torno i nobili, detti magnati, da i’ governo della città.

Gli era perché i magnati erano più avvezzi e tendenti a far la guerra. Famiglie di militari di generazione in generazione, colla guerra le prosperavano loro e chi c’aveva co’lloro a che spartire, ma i’ resto dei cittadini mica. E principalmente le famiglie dei mercanti e tutte le attività e’ pativano perché in tempo di guerra le un laora’ano. E così Giano della Bella, Gonfaloniere di giustizia tra i’ 1293 e i’1295 (a’ tempi di Dante) fece una legge per governare uno stato, seppur piccolo, escludendo i nobili.

Senza ammazzar nessuno, senza i’terrore e senza che ne nascesse un dittatore.

Se vu’ avehe capito, bene, se noe, chiedete a noi la traduzione, scrivehe a info@comitatolibertatoscana.eu.

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Si ringrazia Dino Compagni (nell’immagine) per la cronaha.

Bona…

sul perché questo pezzo è scritto in fiorentino consultare http://www.comitatolibertatoscana.eu/scegliamo-la-lingua-toscana/