LA RABBIA NECESSARIA

LA RABBIA NECESSARIA                                                                          (3′ di lettura)

 

Dobbiamo dire ora quello che è necessario. Dopo le alluvioni nelle Marche, si torna sommessamente a parlare di dissesto idrogeologico e di consumo di suolo. Si torna perché era calato un silenzio assoluto. E perché? Perché stiamo disboscando a ritmo forsennato. Il dissesto nasce dal disboscamento.

La Toscana è la regione più “forestata” d’Italia. Per questo è sotto attacco di seghe circolari e macchine che nel giro di qualche secondo trasformano un albero secolare in pellet.

Foto Roberto Russo

Le centrali a biomasse, finanziate dai soldi pubblici, hanno continua fame di materiale vegetale, che viaggia anche per migliaia di km per essere bruciato, produrre poca energia, inquinare più del carbone.

E’ questa la causa dei disboscamenti? Parrebbe di sì, visto che le tonnellate di legname vengono bruciate a ritmo velocissimo. Come saprete, il materiale vegetale trasformato in pellet deve essere reperito nel raggio di 50, massimo 70 km dalla centrale dove sarà bruciato, altrimenti in calcolo di energia e di costo ambientale, conviene bruciare il gasolio o la nafta utilizzata per trasportarlo. Invece il pellet prodotto in Toscana si brucia in Calabria, a 900 km di distanza, come testimonia questo servizio Rai https://www.rainews.it/rubriche/spotlight/video/2022/07/Spotlight-del-15072022-bbf497fe-1471-413f-a606-ad038289b15d.html

Ma torniamo al dissesto idrogeologico. Il disboscamento libera enormi quantità di terreno, che  altrimenti sarebbe stato trattenuto dalle radici degli alberi che formano vere e proprie reti di contenimento. Da qui il dissesto, aggravato dalla cementificazione che crea superfici non permeabili e quindi concentra le masse di acqua piovana altrove. Il disboscamento interessa anche i corsi d’acqua, che i consorzi hanno “ripulito” creando delle vere e proprie autostrade per le acque che prendono velocità diventando delle palle di cannone di varie tonnellate.

Foto Roberto Russo

 

Da notare che Regione Toscana ha approvato una legge per consentire il taglio di boschi e foreste dichiarati di “notevole interesse pubblico”. Tagli impossibili fino a dicembre 2021, quando proprio sotto Natale (come mai?) è stata appunto approvata la Legge che aggira la tutela. https://www.toscanachiantiambiente.it/taglio-dei-boschi-in-toscana-pareri-discordi-sulla-nuova-legge/

 

 

Ecco lo stato attuale delle cose. Ecco perché dobbiamo arrabbiarci ora per difendere il territorio da quelli che potranno essere dei veri e propri disastri ambientali, umani ed economici. Chiediamo SUBITO LO STOP AI TAGLI DEI BOSCHI! Lo stop agli incentivi pubblici alle centrali a biomasse!

Contatta http://www.comitatolibertatoscana.eu/contatti/ CLT per info e dare una mano attiva sul tuo territorio.

 

 

Vedi anche il ns articolo http://www.comitatolibertatoscana.eu/il-pallone-gonfiato-delle-biomasse/

e la ns. mozione contro gli incentivi pubblici http://www.comitatolibertatoscana.eu/mozione-di-clt-no-incentivi-alle-centrali-a-biomasse/