Sulla strage di Piazza della Vittoria a Firenze

Comunicato stampa di Libera Firenze dopo la strage di alberi adulti in Piazza della Vittoria a Firenze

Firenze, 17 febbraio 2020

Tutti gli appelli sono caduti nel vuoto e i pini adulti di Piazza della Vittoria sono stati abbattuti.

Esprimiamo la nostra solidarietà e gratitudine agli attivisti che hanno tentato in vari modi di resistere. Un pensiero particolare va a Deanna Sardi, l’anima del comtiato Piazza della Vittoria, che ha dovuto essere ricoverata in ospedale. Grazie ai giovani studenti che avevano cominciato ad approfondire il significato del valore della presenza di alberi adulti in città.

Gli amministratori e i dirigenti del Comune, invece, sono rimasti inchiodati alle loro scelte sbagliate. Siamo di fronte a una crisi di qualità e consapevolezza della classe dirigente, da far paura a pensare in che mani siamo.

Del resto, come stiamo ripetendo da quando abbiamo formato Libera Firenze, per far vivere alberi adulti in città occorrono cose che mancano ormai da decenni:

– all’albero adulto va lasciato spazio (il che significa sacrificare altre cose, compresi i parcheggi, i treni-tram, le antenne 5G);

– l’albero adulto va curato da giardinieri pubblici (il cui stipendio non dipenda da quanto legno si pota);

– l’albero adulto può ammalarsi, certo, per cui ci si deve assumere l’ingrato compito di sostituirlo; ma la sostituzione deve essere fatta PIANTA PER PIANTA, non appaltando a ditte estranee intere campagne di abbattimento; con le vostre “esternalizzazioni” gli alberi adulti vengono sterminati e la qualità della vita dei cittadini peggiora;

– l’albero adulto deve essere sotto la responsabilità di dirigenti qualificati e coraggiosi (non di burocrati).

Gli alberi verranno ripiantati? Certo, ma non occorre essere botanici per capire che affinché un alberino ci regali quello che ci dava un albero adulto occorreranno decenni.

Sempre ammesso e non concesso che si riesca a ribaltare questa mentalità arretrata e reazionaria, che vede l’albero come “arredo urbano”, perché se si continua così ogni dieci anni gli alberi verranno sostituiti come si sostituiscono cestini e panchine. A nessun albero giovane sarà mai consentito di diventare adulto, perché – RIPETIAMOLO – l’albero adulto richiede una cura, uno spazio, una assunzione di responsabilità che le attuali tecnostrutture del Comune NON VOGLIONO PIU’.

Questa guerra agli alberi adulti porterà tanto male ai Fiorentini, ma essi, addormentati dal conformismo dei media, semplicemente non se ne rendono conto.

Noi continuiamo a lottare per riportare consapevolezza.

Noi continuiamo a essere il partito che resiste a questa guerra agli alberi adulti.

Noi continueremo a disturbare questo pensiero unico fondato sulla avidità e, in ultimo, sulla violenza.

Libera Firenze
comunicato della segreteria