Dalla Toscana un bacione al NORD

Campagna politica del Comitato Libertà Toscana a sostegno dei referendum per l’autonomia speciale di Lombardia e Veneto – Lombardi e Veneti, informatevi, riflettete, andate a votare in gran numero – Toscani, adoperiamoci per sostenere i referendum della Lombardia e del Veneto

Documento approvato dal consiglio direttivo del Comitato Libertà Toscana

Firenze, mercoledì 26 luglio 2017

 

Domenica 22 ottobre 2017 sarà una giornata importante per la Lombardia e per il Veneto.

Come cittadini di Toscana appassionati di giustizia e libertà, autogoverno e indipendenza per tutti e dappertutto, vogliamo invitare i nostri fratelli Lombardi e Veneti a informarsi, a riflettere bene e infine a partecipare massicciamente ai due referendum per l’autonomia che si terranno in quella data.

Nelle due regioni ai cittadini sarà chiesto se sono a favore dell’attivazione di “ulteriori forme e speciali condizioni di autonomia” ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione della Repubblica italiana.

I referendum saranno consultivi, quindi il loro effettivo valore sarà stabilito solo da una massiccia partecipazione popolare. Si sa già che la maggioranza della gente vuole più autonomia, ma è necessario dimostrarlo andando a votare e facendo in modo che i Sì siano una maggioranza schiacciante.

L’obiettivo a portata di mano per Lombardia e Veneto, due fra i territori più avanzati e più progrediti della Repubblica, è di porre le condizioni culturali, ancora prima che politiche, per un cambiamento in meglio per tutti. Tutti i territori della nostra penisola (ma anche quelli di tutta Europa e di tutto il mondo) hanno diritto ad avere una autonomia piena e responsabile, paragonabile, come minimo, per fare un esempio comprensibile ai più, a quella del Sudtirolo.

Per i Veneti, ricordiamolo, è anche una data simbolica. Possono riscattarsi dal plebiscito truffa del 22 ottobre 1866, con il quale furono annessi all’Italia, allora uno dei regni più nazionalisti e centralisti d’Europa, finendo sotto quel giogo che ci ha poi condotto tutti insieme alle avventure coloniali, alla tragedia della Grande Guerra, al fascismo, alla seconda guerra mondiale, alla guerra civile.

Si può essere senz’altro critici del processo politico che ha portato all’indizione di questi due referendum. Si può essere scettici sulla coerenza politica di Maroni e Salvini (un po’ più credito, onestamente, lo dobbiamo dare al presidente Zaia, che è sempre stato molto più lineare e più serio nel promuovere l’autogoverno veneto). Si può essere stupiti che i Cinque Stelle, che non parlano mai di federalismo e che sembrano afflitti da un insidioso verticismo interno, si siano rivelati decisivi nel sostenere l’indizione di questi referendum. Si può sorridere degli esponenti lombardi e veneti del PD che, dopo aver seguito il loro capo Renzi nel tentativo di imporre al paese una svolta ipercentralista, ora alla spicciolata e senza un briciolo di pudore si accodano a promettere il loro appoggio al Sì (vedremo!).

Per quanto scettici si possa essere sui politici e sulla politica, però, adesso tocca ai cittadini alzarsi dalle sedie, spengere il televisore, lasciare per un po’ il mondo virtuale di Internet, uscire di casa e andare a votare.

Fatelo! Avremo occasione di dirlo ai tanti Lombardi e Veneti che passeranno dalla Toscana questa estate. Anche noi Toscani daremo una mano, sensibilizzando i nostri amici, parenti, colleghi che vivono in Lombardia e in Veneto. Un bacione al Nord!

Votate e fate votare Sì ai referendum del 22 ottobre 2017 in Lombardia e Veneto.