Controllo del territorio, priorità per tutti

In sintonia con molti interventi di Libera Firenze e Comitato Libertà Toscana per un ordine pubblico garantito da una presenza capillare di forze dell’ordine specializzate in ogni rione e parco di Firenze, oggi è intervenuto il consigliere regionale Roberto Salvini con cui siamo alleati nel Patto per la Toscana.

Roberto Salvini ricorda anche il suo impegno per promuovere una cultura del non drogarsi, del rifiutare le dipendenze, del preferire sempre il gioco, l’amore, la vita.

Controllo del territorio per evitare il formarsi di ghetti e porti franchi, oltre che impegno per la prevenzione della diffusione delle droghe, sono il terreno comune su cui si sono incontrati gli alleati del Patto per la Toscana. Sono due temi, infatti, su cui convergono anche molti autonomisti, civici e ambientalisti che pure sono favorevoli a esperimenti seri di produzione locale e circolazione controllata e legalizzata della marijuana e di altre droghe oggi proibite.

Riportiamo integralmente il comunicato del consigliere Roberto Salvini:


 

Roberto Salvini (Gruppo misto): all’indomani dell’aggressione delle Cascine, nulla è cambiato». «Tutti i parchi della Toscana rischiano di diventare come le Cascine. È giunto il momento che anche la Regione ne prenda coscienza e faccia la sua parte. Ho presentato una mozione mesi fa, ancora non calendarizzata».

«Un episodio di violenza prevedibile», commenta il consigliere regionale Roberto Salvini (gruppo misto) a pochi giorni dall’aggressione che i tre vigili urbani di Firenze hanno subito per mano di una gang di delinquenti, probabilmente membri dell’esercito di pusher che giorno e notte spacciano vicino alla fermata del tram al parco delle Cascine. «A gennaio ho parlato con un gruppo di mamme fiorentine che nel 2016 avevano già raccolto 650 firme contro questa situazione che non solo ancora non si è risolta, ma anzi peggiora di giorno in giorno. Ho presentato poi una mozione, ancora non calendarizzata. Ho chiesto che la Regione promuovesse azioni di sensibilizzazione sull’emergenza droga, un tema a cui sono da sempre molto attento. Capisco che adesso dobbiamo lavorare sull’emergenza sanitaria Coronavirus. Ma il controllo del territorio, per evitare che si formino porti franchi di illegalità, e il problema della droga, che coinvolge migliaia di giovani, sono emergenze altrettanto gravi. Nel 2016 appoggiai i controlli con i cani molecolari e i risultati furono allarmanti. Cosa è cambiato in questi quattro anni? A ottobre ho edito una pubblicazione (“Cannabis, se la conosci la eviti”) disponibile sia in volume che in ebook, proprio per essere divulgata più facilmente ai giovani». «Nemmeno il gravissimo episodio della scorsa settimana è servito a qualcosa. Il giro d’affari e di morte continua. È emerso da un’inchiesta della stampa che all’indomani dell’aggressione gli spacciatori erano ancora lì, assembrati, a vendere droga. Sono passato anch’io dal parco delle Cascine e ho potuto constatare che nulla è cambiato. Anzi, i pusher continuano con ancor più coraggio di prima». «Consumare droghe è molto rischioso. Rovinano il futuro di tanti giovani. Questo è il primo messaggio che dobbiamo infilare nella testa dei nostri ragazzi. Ma più in generale occorre sicurezza su tutto il territorio. I comitati provinciali per l’ordine pubblico devono intervenire in maniera risoluta e coordinata: tutti i parchi della Toscana rischiano di diventare come le Cascine. È giunto il momento che anche la Regione ne prenda coscienza e faccia la sua parte».

Da Carlo Casini Giornalista Segreteria consigliere Roberto Salvini – Addetto stampa

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