Il senato italiano blocchi il CETA

Il Comitato Libertà Toscana conferma e ribadisce il proprio no al CETA.

Chiediamo al senato italiano di non ratificare questo trattato.

Aderendo a una vasta e trasversale mobilitazione politica e sociale, di cui sono protagonisti in particolare gli agricoltori e i produttori locali, scriveremo a ciascun senatore della Repubblica, a cominciare dai senatori eletti in Toscana, per chiedere loro di votare contro.

Il CETA non è un innocuo trattato di “libero scambio” fra il Canada e la Unione Europea.

Serve a consentire a pochi grandi colossi agro-alimentari di dominare il mercato, al riparo dalle leggi comunitarie, nazionali e locali.

Dopo il fallimento del TTIP, il CETA serve anche come cavallo di Troia alle multinazionali americane per invadere l’Europa, attraverso le loro consociate canadesi, con le loro produzioni industriali.

Fra le sue migliaia di pagine (già queste abnormi dimensioni del testo dovrebbero preoccupare!), si sancisce l’abolizione di ogni regola sulle origini. Si consentirà al Canada di invadere l’Europa non solo di prodotti finiti, ma anche di materie prime o semi-lavorate, che potranno entrare nei cicli produttivi anche dei prodotti più tradizionali e più locali.

Si rischia insomma di avere schiacciate fiorentine, biscottini di Prato, pici di Siena, cacciucco livornese, salumi toscani, confezionati con materie prime OGM provenienti praticamente da qualsiasi parte del mondo, passando attraverso i confini del Canada. Potranno arrivare in Europa prodotti trattati con sostanze chimiche che in Europa sono vietate, oppure provenienti da territori dove i diritti dei lavoratori sono schiacciati ben più di quanto non accada da noi.

Il trattato entrerà “provvisoriamente” in vigore il 21 settembre 2017, con una imposizione dall’alto che la dice lunga sulla potenza degli interessi che esso incarna. Non si potevano aspettare i tempi lunghi della democrazia! Non si poteva aspettare l’approvazione da parte di ben 28 parlamenti!

Dobbiamo fermare questa deriva, che va in direzione esattamente contraria alle battaglie decennali che i produttori e i consumatori europei hanno combattuto per imporre sostenibilità ambientale, biodiversità, responsabilità sociale, trasparenza sulle origini.

FERMATE IL CETA, ORA.

Firenze, 19 settembre 2017

 

p. il Comitato Libertà Toscana

Marco Di Bari, segretario

Mauro Vaiani, presidente