LA MEDICINA DEL TERRITORIO

MEDICINA DI PROSSIMITA’ ALIAS LA CURA.
Dopo 13 mesi di sofferenze pandemiche di ogni tipo, dobbiamo tornare a sostenere la medicina del territorio, che è tuttora molto lontana dall’essere realizzata.
L’invecchiamento della popolazione, consolidato tra i paesi sviluppati, modifica il quadro di morbilità. Molteplici sono le motivazioni che spingono ad un cambiamento e riorganizzazione dell’Area Cure Primarie:
– Progressivo invecchiamento della popolazione denuncia un aumento dei bisogni sanitari e sociali,
– Aumentata prevalenza della polipatologia richiede un approccio complesso e multiprofessionale,
– Il modificarsi del contesto sociale, e l’aumento esponenziale delle persone sole e della povertà,
– La diminuzione delle risorse che possono essere allocate sul settore sanitario e su quello sociale.
Comitato Libertà Toscana ribadisce la necessità di un forte investimento su una medicina di iniziativa di prossimità che raggiunga, per le malattie croniche, il risultato della compressione della morbilità in presenza di un aumento dell’aspettativa di vita, mediante azioni di prevenzione e di educazione alla correzione degli stili di vita, quale primo e irrinunciabile strumento per la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
Servizi territoriali rinnovati con creazione del Distretto che deve diventare il punto di riferimento organizzativo e gestionale in grado di trasmettere ai cittadini la fiducia circa la qualità e la sicurezza dei servizi erogati nel territorio. Assicurare così, anche la continuità Territorio-Ospedali (alleggerire questi ultimi) e l’integrazione socio-sanitaria, e a tal fine, adottare un sistema di obiettivi e di indicatori per valutare l’efficienza, la qualità e la sicurezza dell’assistenza erogata. Si quindi a poliambulatori del quartiere, sì a lavorare in squadra. Il nostro obiettivo? Arrivare ad una medicina del territorio polifunzionale, a portata di tutti, nel quartiere, dietro l’angolo.
Una piccola ultima riflessione sulla parola Cura, il prendersi cura di qualcuno, il preoccuparsi di qualcosa o qualcuno.
La comunità come punto di partenza, tessitura di rapporti umani e centro dell’autogoverno. Una fiamma che va riaccesa nell’essere umano. Ripartire dall’empatia per finire nell’impegno collettivo, atteggiamento da riesumare, perché la Cura va portata al centro dell’Agenda Politica.