Sette punti per una alternativa toscana

L’11 novembre 2019, per San Martino, Comitato Libertà Toscana ha sintetizzato in sette punti ciò che, a nostro modesto parere, è necessario per una alternativa toscana. Rendiamo pubblico questo nostro documento, sperando nella sua massima diffusione.

Firenze, 11 novembre 2019, San Martino

Sette impegni politici per una lista #LiberaToscana, civica, ambientalista e autonomista

1) La Toscana necessita di un soggetto politico toscano, espressione di civismo, ambientalismo e autonomismo, ospitale e accogliente, plurale e inclusivo, capace di autentica trasversalità.

2) La lista dovrà essere totalmente indipendente, lontana dalle logiche di centrosinistra e centrodestra e dalla loro sfacciata convergenza sull’attuale modello di sviluppo estrattivo e distruttivo della nostra terra e del nostro pianeta Terra.

3) Tra le priorità della lista ci deve essere quella di porre fine alla distruzione della Toscana, cioè, solo per segnalare solo alcune delle questioni più urgenti: rendere realtà il consumo zero di suolo; fermare infrastrutture faraoniche come le tramvie “immobiliari” e il nuovo aeroporto di Peretola; arrestare lo spopolamento delle zone rurali e montane; bando dei pesticidi; fine di ogni forma di sfruttamento intensivo di campi e boschi; basta cave, discariche, inceneritori; scegliere energie veramente rinnovabili (né le biomasse, né l’eccessivo sfruttamento geotermico lo sono); proteggere il patrimonio degli alberi adulti (ovunque, anche nelle città); tutelare la fauna e la flora locale; depurazione delle acque; naturalizzazione di fiumi e torrenti; salvaguardia degli argini dalla manutenzione distruttiva.

4) Vogliamo una sanità fondata sulla prossimità e la prevenzione, fondata su una rete capillare di ambulatori di quartiere e di paese; si deve fermare la tendenza a centralizzare tutto in pochi grandi ospedali.

5) Vogliamo una gestione pubblica, decentrata e sotto il controllo delle comunità locali di tutti i principali servizi pubblici, delle reti, dei beni comuni della Toscana; le scuole devono essere al centro dei paesi e dei quartieri, raggiungibili a piedi dalla maggior parte degli alunni; la gestione pubblica deve avere la missione di rendere semplice la vita dei cittadini di tutte le età, con una particolare attenzione agli anziani; le istituzioni e le aziende pubbliche locali devono tornare a essere un presidio sociale e un esempio di legalità e sicurezza nel lavoro, dando posti di lavoro dignitosi, ben retribuiti e vicini a casa.

6) Per dare vita a una confederazione veramente autonoma dai vecchi schemi della politica italiana, questo progetto trasversale e inclusivo deve maturare in tempi brevi: metà dicembre va considerato un termine ragionevole e dirimente.

7) Il progetto confederale della lista deve contenere elementi certi di partecipazione democratica dal basso, da tutte e 13 le circoscrizioni, in particolare per la scelta della persona candidata presidente.

 

Decisione del consiglio federale di Comitato Libertà Toscana