Antiparlamentarismo uguale centralismo autoritario

Una triste seduta del Senato della nostra povera repubblica, oggi, dove alcune forze centraliste, quelle del ricostituito centrodestra Salvini-Meloni-Berlusconi, hanno gettato la maschera e mostrato un intollerabile antiparlamentarismo che, ricordiamolo, è uguale a centralismo, cialtrone, pieno di scivolosi inganni, inevitabilmente autoritario.

In un quadro difficile e confuso come quello di questa crisi scatenata dai leghisti neocentralisti questo agosto, tutti hanno fatto le loro mosse, più o meno sensate: PD, renziani, Cinque Stelle. Le grandi forze politiche sono, purtroppo, lo sappiamo, tutte centraliste e quindi tutte pericolose per noi che siamo schierati per la Repubblica delle autonomie e per l’Europa delle regioni.

Alcune, però, si sono distinte mostrando il peggio. Segnatamente ci riferiamo a quelle del ricostituito centrodestra guidato dalla trimurti Salvini-Meloni-Berlusconi, che hanno mostrato, con le loro parole propagandistiche, i loro atti anti-regolamentari, il loro atteggiamento ambiguo e aggressivo, di essere più pericolose di altre.

Ha cominciato la presidente Casellati, che ha trascinato il Senato a una riunione che non era necessaria, essendosi la conferenza dei capigruppo già espressa in modo chiaro sul calendario della crisi. La stessa si è poi distinta in una gestione dell’aula che definire parziale è essere benevoli.

Ha proseguito la capogruppo di Forza Italia, la senatrice Bernini, che ha fatto in aula oggi uno degli interventi più volgari di sempre. Si sono accodati, come era ovvio, i Fratelli d’Italia. Infine lo sciagurato intervento del ministro Salvini, il peggiore di tutti, che è stato, al solito, provocatorio e violento nei toni, scivoloso e ai limiti dell’eversione politica nei contenuti.

Si sono distinti, per fermezza e serietà, i senatori delle Autonomie, e di questo siamo felici.

Chi se la sente, può riascoltare la cronaca della seduta e farsi la propria idea:

https://www.radioradicale.it/riascolta?data=2019-08-13

Ne consigliamo l’ascolto vivamente a tutti coloro che vogliono formarsi per lottare seriamente per l’autogoverno dei propri territori.

Cogliamo questa occasione anche per chiarire due punti:

  1. stante le leggi elettorali ingiuste vigenti in questa povera repubblica, sarebbe fuori dal mondo votare prima di aver dato, a tutte le forze politiche, almeno cinque mesi di preavviso, per non scivolare nella vergogna di una democrazia ancora più finta di quello che è;
  2. è ovvio che Comitato Libertà Toscana e, lo crediamo e lo speriamo, anche ogni altra forza seriamente decentralista, debba mantenersi distinta e distante da ogni forza centralista e nazionalista italiana, in particolare, a maggior ragione, da quel groviglio di partiti che oggi si sono lanciati in un antiparlamentarismo sguaiato, quelli che fanno parte del c.d. centrodestra guidato da Salvini-Meloni-Berlusconi.

Comitato Libertà Toscana chiuderà ogni rapporto politico con coloro che non prendano le distanze, in modo visibile e chiaro, da tutte le forze centraliste ormai sfacciatamente votate alla distruzione del Parlamento e quindi dell’unico presidio rimasto a tutela delle autonomie, a cominciare dalla Lega Salvini, da Fratelli d’Italia, dalle più servili e impresentabili figure di Forza Italia.